Il mondo dei soldi degli altri

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Il mondo dei soldi degli altri è molto vasto.

Intere moltitudini dipendono dai soldi di relativamente pochi.

Al cinema, come nei libri, questo mondo trova il suo rappresentante nella figura di un gestore avido, rapace, aggressivo e, in buona misura, gran bastardo. Occasionalmente fa la sua comparsa il banchiere che, di rigore, è svizzero.

Sono personaggi che possono anche esistere, ma non si avvicinano nemmeno lontanamente a descrivere chi vive grazie ai soldi degli altri.

Facciamo un esempio semplice semplice. Un esempio legato alla mia vita quotidiana. Qualcosa, insomma, di cui io ho conoscenza diretta.

Pensate ad un evasore fiscale…

Ops.

Volevo dire: pensate ad un risparmiatore che viene a visitarmi nel mio ufficio a Lugano.

La Spizzi, la mia azienda, è una cosa minuscola: siamo giusto in tre. Io e le mie due segretarie, entrambe sposate con figli.

È evidente che io devo estrarre abbastanza denaro dal mio investitore per garantire il benessere delle mie dipendenti ed il mio.

L’investitore / evasore ci affiderà le sue tasse non pagate, ma quel denaro non rimarrà presso la sede della Spizzi. Ci mancherebbe: non siamo mica una banca.

Le mie dipendenti, quindi, si occuperanno di aprire un conto per il cliente presso un istituto a noi conosciuto e di cui noi ci fidiamo. Questo, almeno, è quello che dico al cliente / evasore.

La verità è che i suoi soldi finiranno nella banca che mi garantisce la commissione migliore.

Certo non vi aspettavate che la banca lavorasse gratuitamente. Una banca ha a che fare con centinaia, se non migliaia di dipendenti, molti dei quali con famiglia. Anche la banca deve estrarre abbastanza ricchezza da quelle tasse evase per poter pagare tutta quella gente, quelle strutture, quei sistemi informatici, quella manutenzione e tutte quelle cose che servono a mantenere una banca felice.

L’importante è che parte dei soldi che la banca estrae ai MIEI clienti tornino a me.

Questo, però, è solo l’inizio.

Dopo analisi approfondite, io trasferisco i soldi dei clienti a dei fondi di investimento che si occuperanno del dove investire (quali titoli comprare) i risparmi / tasse evase.

Perché non compro direttamente i titoli per loro?

Non sono mica scemo: il flusso di commissioni si arresterebbe lí.

I soldi, invece, vengono passati ad un fondo di investimento che, ricordiamoci, non è un oggetto astratto. Dietro ad un fondo ci sono persone, edifici, parcheggi e sistemi informatici. Proprio come in una banca o nel mio ufficio.

Tutta questa gente, tutte queste cose devono essere pagate. Tutta la gente che lavora per il fondo contribuisce all’arricchimento dell’evasore/cliente e ha diritto ad una sua parte.

Ed io alla mia ovviamente.

Ancora? Ma non ti beccavi già i soldi dalla banca direte voi?

E con ciò. Non si smette mai.

Non prendere soldi da una commissione, quando ne puoi prendere da due.

Parte dei soldi che il fondo si tiene per sè, bhé… tornano a me.

Il fondo a sua volta, avrà a che fare con una banca – la banca depositaria – ed il ciclo riprende. Se cominciate a pensare che è un miracolo che qualcosa rimanga nelle tasche dell’investitore, non siete lontani dalla verità.

Il gestore può anche essere la parte piú riconosciuta di questa grande macchina, ma dietro di lui agiscono moltitudini che gli permettono di comprare e vendere. Il gestore ha un forte senso della propria divinità e pensa di essere la cosa piú figa del pianeta, ma è solo un venditore troppo celebrato che agisce sulle spalle di altri.

Questo è il mondo dei soldi degli altri.

Questo è quello che vi voglio raccontare.

© I soldi degli altri

7 pensieri riguardo “Il mondo dei soldi degli altri”

  1. Il mondo intero é politicamente strutturato per permettere a milioni di persone di evadere le tasse ,
    le leggi sono progettate appositamente in questo modo ad uso di chi detiene il potere politico e
    finanziario , colui che va a Lugano é solo una piccola e insignificante scheggia del sistema .

    1. Ci ho pensato un po’, prima di far passare questo commento, perchè i complottismi – il suo messaggio è un classico – mi hanno sempre dato fastidio. Soluzioni comode per situazioni scomode. In una democrazia la gente vota e i governi sono una conseguenza di quel voto. Magari lei il giorno delle elezioni si presenta nel seggio, ma molti di quelli che esprimono questi facili complottismi non lo fanno. Volete cambiare le cose? Volete fare una rivoluzione? Andate a votare.
      L’evasione fiscale è piu’ una questione di rispetto delle leggi (che hanno tutti) e non di grandi poteri e di grandi vecchi a cui nessuno riesce mai a dare un nome e cognome. Ci sono Stati dove l’evasione viene individuata e punita, altri dove parecchio viene lasciato passare.
      Questo è il primo messaggio complottistico che ricevo (e pubblico). Altri verranno ignorati.

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