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L’altro giorno è venuta in ufficio una coppia parecchio danarosa. Siamo nell’ordine dei sei zeri.
I due vogliono cominciare con un deposito da un milione di euro e non sarò certo io a dissuaderli.
Visto le somme coinvolte, ho messo in piedi per loro una società fittizia nelle Bahamas. Quello che in termini tecnici si chiama un veicolo.
La società, a sua volta, ha aperto un trust nell’isola di Man, uggiosa isola tra Inghilterra ed Irlanda le cui uniche attrattive sono la mancanza di traffico e il fatto di poterla usare per evadere le tasse. Il trust ha aperto un conto presso una banca in Lugano.
Queste non sono strutture impenetrabile. Un fisco determinato, se ci mette energia, soldi, uomini ed una buona dose di tempo, puó riuscire a spezzare tutti questi involucri. La verità è che risorse, uomini, tempo e voglia spesso mancano.
Costruire dei veicoli per nascondere dei soldi è un po’ come mettere un antifurto in casa. Non è detto che possa fermare il ladro, ma certamente lo induce a cercare prima obiettivi più facili. A meno che il premio sia così grande da rendere il rischio di essere catturati irrilevante: il ladro a quel punto correrà il rischio ed investirà ulteriori risorse per abbattere la barriera dell’antifurto. Un ragionamento simile vale per il fisco: a meno che il premio dello stanare l’evasore sarà sufficientemente grande da giustificare il dispendio di risorse, potete stare sicuri che anche semplici strutture renderanno i capitali evasi ben nascosti.
Queste strutture costano un pochino, ma questi due se lo possono permettere.
Sul conto a Lugano sono arrivati un milione di euro.
Probabilmente, in futuro ne arriveranno altri.
Alla faccia dello stipendio del sindaco di Milano.
“Parliamo un po’ di dove mettere questi vostri risparmi. Ci sono diversi profili di rischio. Maggiore il rischio, maggiore il rendimento, ma anche più grande la probabilità di perderci qualcosa”.
Di fronte alla parola “perdere” la maggior parte dei miei clienti tende a confluire verso le opzioni meno redditizie ma considerate piu’ sicure. Cuor di leone non lo sono e, a dirla tutta, il loro bel guadagno lo hanno già portato a casa nel momento in cui hanno evaso le tasse. Non c’è molto appetito per rischi addizionali.
La mia esperienza personale mi ha insegnato che l’obiettivo principale del mio cliente medio è quello di proteggere quello che ha già, non di farlo veramente rendere.
Per fare cio’, per tenere nascosti i suoi denari, sarà disposto a pagare commissioni esorbitanti e, viste le loro conoscenze finanziarie un po’ amatoriali, sarò in grado di rifilargli il portafoglio “I”, quello di gran lunga piu’ redditizio.
Per me.
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