La rivincita dell’uomo noioso

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Il cliente ideale non salta all’occhio.

Il cliente ideale non puo’ essere come un’oasi del deserto. Rara. Un gioiello. Tutti i beduini sanno dov’è e come raggiungerla.

Il cliente ideale è un granello di sabbia nel Sahara. Al massimo un sasso. Praticamente invisibile.

Il dramma per quelli nella mia professione è che i continui progressi tecnologici rendono sempre più arduo comportarsi come un granello di sabbia nel deserto.

Troppi database, troppi scambi di informazione, troppa internet.

Certo, direte voi, uno potrebbe usare Tor per navigare la rete e potrebbe anche crearsi un conto di posta elettronica anonimo sui servizi nascosti disponibili su Tor. Potrebbe anche proteggere questi messaggi con forme robuste di criptaggio come PGP, ma quasi nessuno lo fa. Troppo complicato. Uno deve anche avere voglia di stargli dietro.

Al di là di tutte queste protezioni che possono essere usate per comunicare, rimane il fatto che il denaro va mosso da un conto all’altro. Queste sono operazioni spesso tracciabili. Il rischio di esposizione c’è sempre.

La conseguenza principale è che il miglior modo di rimanere invisibile, è quello di non essere interessante.

Il potenziale cliente non deve saltare nell’occhio: deve essere fatto da un solido muro di noia.

Immaginate una di quelle gare amatoriali da 12 o 13 chilometri che si svolgono in così tanti paesini e paesotti. Un maratoneta professionista verrebbe notato da tutti. Anche perchè arriverebbe 20 minuti prima del secondo qualificato. È quello che arriva tra il numero 500 ed il numero 1000 che beneficia di un’indifferenza completa.

L’anomimato ha un valore in soldoni sonanti.

Senza menare il can per l’aia, tutti i miei clienti sono in grado di trarre beneficio da una qualche forma di anonimato, perché tutti i miei clienti hanno qualcosa da nascondere. La questione è: cosa stanno nascondendo? Per essere più precisi, visto il settore dove opero, la domanda dovrebbe essere: quanto stanno nascondendo?

© I Soldi Degli Altri

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