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Un evasore italiano è, già di suo, mimetizzato nel suo ambiente naturale. È solo un evasore nascosto tra milioni di evasori. La probabilità che venga identificato é bassina.
Alla Spizzi, però, siamo gente prudente e preferiamo aggiungere il nostro tocco personale.
Giusto per essere sicuri, il conto dei miei clienti non viene mai aperto a loro nome. La procedura standard è quella di aprire una società anonima nelle Bahamas dove far confluire i soldi. La società apre un trust in una delle isole del canale della Manica. A sua volta, il trust investe in una società anomima in Delaware gestito da un avvocato americano vincolato dal mantenimento del segreto del rapporto tra cliente e avvocato. L’avvocato a stelle e strisce si occupa dell’apertura del conto in Svizzera.
Non fatevi illusioni. Con tempo e risorse anche questo meccanismo convulso è smontabile. È complicato, non invincibile.
Per tornare alla savana, il leone andrà dietro allo gnu debole, malato, isolato, ferito. I miei clienti hanno messo in piedi una struttura che li fa apparire come gnu giovani e forti nascosti al centro di un gruppo di milioni di animali.
E quando li beccano?
Poi ci sono le apparenze, che in questo caso contano molto.
Il tipico cliente della Spizzi è un imprenditore lombardo alla guida di un’azienda dove lavorano tra i 30 ed i 100 dipendenti. Non li andiamo a cercare lontano. Abbiamo qualche piemontese che vive lungo il lago Maggiore, ma la maggior parte sono residenti nella Brianza, a Como e Varese e, naturalmente, Milano.
Il nostro cliente non è uno sprovveduto. Non è uno che dichiara meno dei suoi dipendenti, ma certamente non è nemmeno uno che dichiara tutto. Una cosa che, discretamente, controlliamo è che il suo tenore di vita sia più o meno spiegabile con il reddito dichiarato allo stato.
Due Ferrari, viaggi ai tropici ogni tre mesi, figlio in qualche università americana estremamente cara e quattromila euro di reddito dichiarati? Non puoi essere un nostro cliente.
Troppo visibile.
Troppo facile da identificare.
Niente comportamente eccessivi alla Spizzi. O atteggiamenti troppo pacchiani. Gente tranquilla, con i piedi per terra.
Solo evasori di tasse di classe alla Spizzi.
© I Soldi Degli Altri
Una domanda, ma se il conto dei clienti non viene mai aperto a loro nome, quindi non risultano come intestatario, comunque la banca non è obbligata a registrare il nome del beneficiario finale per assicurarne la proprietà?
🙂
Ti fa ridere perché è così e quindi rischiano di essere beccati più facilmente di quanto credano, o perché si aggira anche questa regola?
Non è questione di nomi sui conti. È questione di poche risorse per chi deve indentificare l’evasore. Nessuno puo’ sfuggire ad una ricerca del fisco, se questo ci mette le risorse ed il tempo necessario. Questa è una certazza. È altrettanto certo che non ci sono abbastanza risorse. A questo si aggiunge la pessima abitudine dei condoni che, no, non se ne faranno mai piu’… fino a quando se ne fa un altro.