Classe e Culo

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La mania dell’inglese è ovunque.

I gestori, però, vivono in un mondo a parte, così distante dal nostro da dare l’impressione di essere in una galassia lontanta lontana.

Questa faccenda dell’inglesismo viene portata a livelli sopraffini.

Come in tutte le esasperazioni, ad un certo punto si passa dal simpatico al ridicolo e dal ridicolo al triste.

“Il nostro aim è quello di generare alfa – anzi alpha, si sente che lo pensano con il ph – attraverso stock picking”. Cioè la loro speranza è quello di generare un rendimento superiore a quello del mercato attraverso un’accurata scelta dei titoli azionari. In altre parole se l’indice della borsa fa il 5 per cento in un anno, loro sperano di fare almeno il 6%. L’alfa è quell’uno per cento.

Ore e ore di queste stronzate.

Mi volgio soffermare anche qui per un momento. Dovete scusarmi, ma ho sentite queste frasi così tante volte che ormai mi ribolle il sangue anche solo a ricordarle.

Mostratemi qualcuno che, in cuor suo, non spera di fare più soldi possibili dai propri investimenti.

Quando compro un biglietto della lotteria, io spero di vincere una barcata di milioni.

Ovvio che speri di fare meglio del mercato, idiota. Ma come pensi di farlo? Non è dato sapere? Lo hai mai fatto in modo consistente? No, quella volta, 12 anni fa, quando hai fatto lo 0,3% in piu’ del mercato non conta. Quello era culo. Non classe.

Coglionazzo.

Un gestore bravo, uno di quelli che fa spesso meglio del mercato, a questo punto potrebbe dire: “La mia è classe, il suo é culo, cara la mia merdaccia”.

Che nervi. Meno male che fra pochi anni vado in pensione.

© I Soldi Degli Altri

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