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La rivoluzione all’interno della GFL non era piaciuta per niente al socio di maggioranza relativa.
La cosa, mi dicono, era anzi stata messa in piedi dagli altri soci tenendo il socio di maggior peso (sul capitale) quasi all’oscuro.
Il socio, chiamiamolo Sono Offeso e Sono Dio, decide di uscire dalla GFL e mette la sua quota sul mercato.
Gli altri soci reagiscono in modo apparentemente dispiaciuto: “Ma no”, “Ma perchè”, “Vent’anni insieme”, “Ci dispiace” e via cantando.
In realtà sono sollevati. Sono Offeso e Sono Dio gli stava davvero sul cazzo.
Il più felice di tutti era il Perfetto Incompetente. Poichè, come persona, non era in grado di riconoscere la propria perfetta incompetenza, il disgraziato aveva indirizzato tutta la propria frustrazione e aveva dato la colpa dei suoi insuccessi a Sono Offeso e Sono Dio, l’uomo che, a seguito di parecchie litigate tra i soci, era riuscito a mettere il Perfetto Incompetente in un angolo oscuro della GFL. Un posto da dove i danni causati dalla sua perfetta incompetenza sarebbero stati ridotti ad un minimo quasi tollerabile.
L’uscita dalla GFL del socio odiato, avrebbe permesso al Perfetto Incompetente di togliersi dei sassolini dalle scarpe, di vendicarsi contro tutti quelli che lui considerava traditori (una lista davvero lunga) e, soprattutto, di pagare almeno parte dei suoi molti debiti.
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