La volta in cui Ambrosetti si beccò il Covid

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In fondo c’era d’aspettarselo.

In fondo era prevedibile.

Ambrosetti a giugno si becca il Covid. Non è vaccinato e ha una certa età: lo prende brutto.

Novanta giorni in ospedale, di cui due in terapia intensiva intubato e sedato.

Prima di essere messo in coma farmacologico aveva mandato un ultimo messaggio via telefonino a moglie e figli. Non era sicuro del risveglio.

Si è risvegliato.

È uscito dall’ospedale.

Adesso sta bene.

Direi che è tornato quello di prima.

Mi diceva un amministratore di uno dei suoi hotel preferiti a Lugano che l’altro giorno (l’altra notte direi) ha prenotato tre, dicasi tre, stanze distinte, in ognuno delle quali ha messo una squillo d’alto bordo.

C’è chi, di fronte a incontri troppo ravvicinati con il creatore, si riforma.

Altri trombano.

© I Soldi Degli Altri

5 pensieri riguardo “La volta in cui Ambrosetti si beccò il Covid”

  1. Bellissimo Blog, spero trovi il tempo di pubblicare nuove storie al piu presto!

    Grazie mille per l’intrattenimento e le auguro una rapida e costante crescita delle sue commissioni.

  2. Blog SPETTACOLARE, letto in 3 giorni tutto d’un fiato.
    Come umile lettore la imploro, per favore, ritorni a scrivere nuovi articoli qui sul suo blog.
    Addirittura stavo pensando di stampare tutti gli articoli per farli leggere a mio padre, avanti con gli anni e poco avvezzo alla moderna tecnologia.

    Le auguro il meglio, e in special modo, di aumentare il suo reddito.

  3. Ho letto il blog tutto d’un fiato, spettacolare!

    Spero tu possa trovare il tempo per continuare a scrivere. Un augurio a te e al buon Ambrosetti.

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